2 ott 2010

Il ruolo italiano nella storia della diffusione del tappeto orientale

La conoscenza e la diffusione del tappeto orientale in Europa nell'alto medio evo è senz'altro dovuta all'insostituibile ruolo che mercanti ed artisti italici (in specialmodo veneziani) hanno avuto a partire dall'anno 1000. Era infatti veneto Marco Polo, erano veneti i mercanti che trattarono a Londra i famosi 100 tappeti orientali che richiese tanto insistentemente il Cardinal Wolsey; ed è a Venezia che Shà Abbas il Grande, nel 1600 inviò in dono tramite i suoi ambasciatori tappeti tessuti in seta, oro e argento tutt'ora conservati nel museo di San Marco.
Il dominio delle repubbliche marinare a quei tempi era infatti pressochè assoluto, genovesi, pisani, veneziani e amalfitani erano riusciti infatti a spezzare il monopolio arabo e bizantino sul traffico marittimo, portando da oriente ai porti italiani i primi commerci, tra i quali quelli dei tappeti orientali. Lasciando poi tracce ovunque, nei dipinti e nelle corti di mezza Europa, dalle parti di Piero della Francesca, successivamente a Milano e poi nel nord Europa. Fu buon gusto o furbizia ed amore per il denaro ciò che permise ai veneziani di svolgere questa funzione insostituibile? La risposta può essere differente a seconda dei casi e dei punti di vista, ma resta comunque bello pensare che il tappeto orientale debba qualcosa alle mani italiane, sia che abbiano retto un pennello o una sacca di monete. E la tradizione della passione italiana per il tappeto permane se consideriamo che oltre a mercanti e studiosi italiani o naturalizzati tali, di fama e caratura mondiale, l'Italia vanti anche un numero cospicuo tra le migliori collezioni private di tappeti orientali in tutto il mondo.

Alberto De Reviziis
Certified Rug Expert (CRE)
http://www.tappetirari.com/
+39 0118170662

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commenti:

Argomento interessante molto istruttivo per chi inizia a conoscere l'arte del Tappeto. Giova ricordare che Marco Polo nel Milione tratta questo argomento citando popoli che annodavano tappeti stupendi e che i primi tappeti giunti a noi sono stati i tappeti anatolici, spesso oggetto di raffigurazioni pittoriche da parte di grandi pittori come Lotto, Holbein,

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