7 ott 2011

Tappeti su ebay annunci

Quando sono al computer e non ho proprio niente da fare o non ho voglia di fare nulla, mi diverto sempre a fare un giro su ebay annunci: sezione ebay dove non ci sono aste ma appunto annunci diretti dei privati. Selezionando gli annunci dei tappeti in vendita esce uno spaccato tragicomico di quello che è la mentalità degli italiani in genere, naturalmente non senza importanti e significative eccezioni. Se infatti l'ebay aste è occupato per lo più da commercianti e le proposte dei tappeti sono in genere aderenti alle realtà, l'ebay annunci invece risponde alle aspettative di offerenti nella maggior parte dei casi digiuni in materia, ma non di luoghi comuni. Se ne vedono di tutti i colori: tappeti macchinizzati indicati invece come antichi e annodati a mano, tappeti commerciali proposti a prezzi esorbitanti, ecc ecc. Ogni tanto quando vedo strafalcioni incredibili, mi permetto di segnalare con un'email all'inserzionista le inesattezze o le erroneità dei loro annunci, ma nonostante i miei pacati e disinteressati rilievi, l'inserzionista in ogni caso non va mai a modificare nulla. Davvero è solo tutta colpa delle false aspettative create ad arte dai molti operatori del settore che nei decenni passati vendevano qualsiasi tappeto come un "investimento" finanziario? Oppure è più probabilmente il riflesso di una mentalità, di un'indole tutta italiana che indipendentemente da qualsiasi cosa aspira a fare l'affare sempre e comunque anche a scapito del prossimo? Personalmente non credo che i privati almeno dall'ultimo decennio non sappiano come stiano veramente le cose, questo a prescindere dalla conoscenza o meno delle qualità e della storia del tappeto. Lo dico perchè ormai nel 80% dei casi chi entra in un negozio di tappeti in genere chiede lo sconto sempre e comunque, e quando gli si parla di "investimento" ti ride in faccia, persino qualora il termine risultasse invece realistico. E allora se la gente si comporta in un dato modo all'acquisto, come è possibile che la stessa gente al momento di "disfarsi" di un tappeto per di più usato si comporti in maniera diametralmente opposta, pensando di avere un capolavoro e cercando di rivenderlo al pari o più dell'acquisto dopo l'uso? Ai lettori la risposta. Mi chiedo infine. ma quante trattative possono andare a buon fine? Credo ben poche.

1 commenti:

Per quanto riguarda il vendere cose appartenenti all’usato, credo che non vi sia distinzione di luogo od oggetto. Ovvero, qualsiasi cosa (un tavolino, un paralume, un servizio spaiato di tazzine,.......un tappeto) è fonte di grande aspettativa per il cedente, sia che lo venda su Ebay, che lo porti nei centri di vendita dell’usato, o al mercatino rionale. Conosco persone che valutano ed eventualmente ritirano oggetti antichi o recenti purchè abbiano un valore mercantile ancora quantificabile. Spesso si trovano a dover dire “non vale nulla”, e la maggior parte delle volte la risposta è “Ma era dello zio Giacomo, un grande intenditore”. Vagli a raccontare che lo zio Giacomo o non aveva capito nulla quando ha acquistato quell’oggetto, o sapeva di aver preso una “ciofeca” ma insisteva definendolo “prezioso”, tanto non capivano niente in famiglia. Anni fa, un collega mi portò un tappeto pakistano chiedendomi una valutazione. Si era fatto tentare da un’asta tenuta in un ristorante al lago; il prezzo era basso, il tappeto molte persone gli avevano detto che era ottimo, le lane al tocco erano morbidissime, quindi era sicuro in un buon acquisto. Quando gli dissi trattarsi di un manufatto di scarso valore, pagato poco ma sempre più del valore di mercato, anche perchè aveva un alone giallo in un angolo, si risentì molto e da allora ha sempre fatto fatica anche a salutarmi. Ho saputo in seguito, che lo ha venduto ad un suo amico, anche se non so a quanto.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Share

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More