14 nov 2010

Il verso del tappeto

Mentre l'artigiano annoda, esegue una trazione sul filo, trazione che è quasi sempre rivolta verso il basso perché egli tende a comprimere il nodo sulla parte di tappeto già terminata; questa tensione, da altri indicata come «giro di mano», permette che i nodi si presentino con il pelo girato in un determiminato senso che dà al tappeto terminato un suo «verso», esattamente come avviene per il velluto, che ha verso e controverso, o per il pelo degli animali, che cresce anch'esso secondo un senso per cui si ha «pelo e contropelo».
Il verso di un tappeto può svelare ad una persona sufficientemente allenata, anche il tipo di nodo impiegato per la sua realizzazione. Il tappeto infatti non possiede solamente un senso del vello determinato dalla trazione di cui sopra, ma presenta anche un orientamento determinato dal genere di nodo realizzato che quando è ghiordes è dritto, rivolto verso l'alto, quando è sennèh è orientato lateralmente, a destra come a sinistra, a seconda del luogo di realizzazione.
Un tappeto osservato secondo il «verso» dell'annodatura presenta una certa colorazione e una determinata profondità di luce, quando viene invece osservato «controverso» il tappeto diventa più scuro. Per riconoscere il verso del vello è sufficiente accarezzare il tappeto nel senso della sua lunghezza, il senso dove il vello opporrà resistenza alla mano sarà quello contrario al verso.

Alberto De Reviziis
Certified Rug Expert (CRE)
http://www.tappetirari.com/
+39 0118170662

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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