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Triclinio kurdo di Bijar tratto da spongobongo.com |
Poichè questa disposizione classica era molto simile a quella degli orientali assogettati all'impero romano - ma anche dei Parti - che arredavano le tende e le "Domus" con i loro tappeti per mangiarvici oltre che per dormire e per intrattenere gli ospiti, il termine triclinium venne adattato e adottato sin dall'antichità in occidente per indicare appunto le disposizioni classiche dei tappeti nelle stanze orientali e persiane. Ai giorni nostri con una definizione del tutto commerciale vengono definiti tappeti Triclini quegli esemplari rari - spesso antichi - che nel loro impianto iconografico o nel loro insieme riproducono la disposizione di cui sopra, e che venivano realizzati con tre tecniche di tessitura distinte sottoelencate:
•La prima è quella classica, dove i tappeti vengono disegnati come impianto composito in un unico esemplare
•La seconda è quella detta a karamania, tecnica di tessitura che origina dai turcomanni e che prevede la realizzazione in sezioni separate e cucite insieme in seguito.
•Un terza soluzione è la realizzazione di tappeti separati dalle sole trame tessute (cimose), ed uniti in un unico corpo. In questi casi alcuni mercanti usavano ed usano tutt'ora dividerli, ottenendo così tre o quattro tappeti distinti.
2 commenti:
Tappeti molto insoliti per tipologia, difficili anche da reperire sul mercato. Interessante articolo; ricordo di aver letto qualcosa di molto simile anche nell'ormai scomparso Forum "Infotappeti".
Effettivamente questo genere di tappeti sono molto rari sul mercato. Non mi sembra che vi siano manifatture che, odiernamente, propongano questo genere di annodati. Quindi credo che possano trovarsi, generalmente, in case private o presso sedute di aste. Freddy
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