Forse non tutti sanno che il logo con cui Baku si presenterà per contendere alle altre citta', tra cui Roma, Doha, Istanbul, Madrid e Tokyo la possibilita' di ospitare le Olimpiadi estive del 2020 è proprio quello di un tappeto. La città caucasica è considerata l'outsider nella corsa contro le grandi città in gara, però c'è già chi dice che il simbolo scelto come logo le porterà molta fortuna, e non solo per i colori vivaci, o per il significato scaramantico (il tappeto era prima di tutto un amuleto per i pastori del caucaso), ma soprattutto per la questione economica del paese. Dopotutto con la sua economia in rapida crescita l'Azerbaigian (ricco di petrolio e gas naturale) può veramente pretendere di presentarsi agli occhi del mondo in questo momento di crisi globale come un paese più forte finanziariamente di altri paesi in corsa, come ad esempio Spagna e Italia, che attualmente soffrono molto della crisi.
"Siamo estremamente orgogliosi del nostro logo, il quale si ispira ai famosi tappeti dell'Azerbaijan e di come ogni singola trama tessuta insieme alle altre possa creare qualcosa di sorprendente, e bellissimo", ha detto Konul Nurullayeva, il capo esecutivo del comitato 2020 di Baku durante la manifestazione di presentazione della candidatura.
L'anno scorso il tappeto azero è stato proclamato un capolavoro del patrimonio immateriale dell'UNESCO e qualora Baku vincesse la gara alla candidatura, il 2020 costituirà certamente evento importante anche per i "tappetofili", con mostre ed eventi all'annodato azero dedicate, parola dei ministri e del governo Azerbaijano.
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