Benvenuti ne Il Mercante di Tappeti

Il blog personale di Alberto De Reviziis: studioso, importatore diretto e commerciante di tappeti orientali, titolare della tappetirari.com.

Il Mercante di Tappeti - un blog a 360°

Il Mercante di Tappeti è un blog personale di genere tematico: notizie sul mondo del tappeto orientale fornite in modo semplice ed accattivante, intercalate da aneddoti e pensieri sparsi anche offtopic...

News - Segnalazioni e commenti

Per rimanere sempre informati sul mondo dei tappeti e della tappetologia. Tutte le notizie e le segnalazioni con oggetto il tappeto orientale annodato: mostre mercato, eventi, iniziative e curiosità, novità...

Il Taccuino dell'esperto

Il "Taccuino dell'Esperto" è una rubrica di consulenza online finalizzata alla risposta pubblica di quesiti generici che lettori, amici ed appassionati del tappeto possono e vogliono porre all'attenzione dell'autore.

Pensieri sparsi

Argomenti vari off topic.

19 gen 2011

Tappetirari.com BORN AGAIN

Tappetirari.com BORN AGAIN cioè "NASCE DI NUOVO"; già perchè in quest'atmosfera di cambiamento, dove i vecchi schemi si sfarinano sotto i colpi del nuovo che avanza, dove si disgregano le grandi organizzazioni politiche e le grandi organizzazioni sindacali e imprenditoriali - perchè è poi questo il punto davvero epocale della svolta Marchionne e del referendum della Fiat a Mirafiori - servono idee nuove. Tappetirari.com si avvia quindi a una rinascita, "Cambiare tutto per cambiare tutto" è questo lo slogan che in sintesi detterà il prossimo cambiamento di registro. Oggi il collezionista, l'amatore, ma anche il neofita sono frastornati, troppe cose da seguire e alla fine non si segue più nulla, troppi account  invasivi di mercanti su Facebook che dopo aver chiesto l'amicizia, inondano gli "amici" di proposte commerciali tramite messaggistica privata. La risposta ad una tale dissennata campagna di marketing ottiene un solo risultato possibile: quello del disgusto, della repulsione e della diffidenza. Percursore ad una linea di cambimento commerciale e di diffusione culturale dell'argomento, ecco che Tappetirari.com vara una nuova linea editoriale su internet all'insegna della sobrietà, le cui parole d'ordine saranno RAZIONALIZZAZIONE e SINTESI. Il 21 febbraio Tappetirari.com va "punto e a capo" con un'operazione che abbiamo già battezzato "TAPPETIRARI.COM BORN AGAIN". Principalmente il sito si rifarà il look e aprirà dei nuovi sottodomini per meglio presentare le offerte diversificate dei servizi e dei prodotti e per meglio comunicare al visitatore medio la propria mission e la propria vision. Il Mercante di Tappeti per allora, abbandonerà la piattaforma BLOGSPOT per sbarcare finalmente nell'unico dominio Tappetirari.com, con una più agevole fruibilità e continuità per chi fino ad ora consultava da una parte il sito aziendale e dall'altra il blog personale del sottoscritto.

16 gen 2011

I tappeti Triclini e le disposizioni a Triclinium

Triclinio kurdo di Bijar tratto da spongobongo.com
Il Triclinium era il locale in cui veniva servito il pranzo nelle case degli antichi romani patrizi. I commensali sedevano sdraiati su dei cuscini attorno ad un tavolo basso seguendo una disposizione caratteristica a ferro di cavallo. Prese il nome dai tre cuscini su cui appunto i padroni di casa e i loro ospiti si sdraiavano per tutta la durata del pranzo. Ogni cuscino era capace di ospitare tre commensali che stavano sdraiati sul lato sinistro.
Poichè questa disposizione classica era molto simile a quella degli orientali assogettati all'impero romano - ma anche dei Parti - che arredavano le tende e le "Domus" con i loro tappeti per mangiarvici oltre che per dormire e per intrattenere gli ospiti, il termine triclinium venne adattato e adottato sin dall'antichità in occidente per indicare appunto le disposizioni classiche dei tappeti nelle stanze orientali e persiane. Ai giorni nostri con una definizione del tutto commerciale vengono definiti tappeti Triclini quegli esemplari rari - spesso antichi - che nel loro impianto iconografico o nel loro insieme riproducono la disposizione di cui sopra, e che venivano realizzati con tre tecniche di tessitura distinte sottoelencate:

•La prima è quella classica, dove i tappeti vengono disegnati come impianto composito in un unico esemplare

•La seconda è quella detta a karamania, tecnica di tessitura che origina dai turcomanni e che prevede la realizzazione in sezioni separate e cucite insieme in seguito.

•Un terza soluzione è la realizzazione di tappeti separati dalle sole trame tessute (cimose), ed uniti in un unico corpo. In questi casi alcuni mercanti usavano ed usano tutt'ora dividerli, ottenendo così tre o quattro tappeti distinti.

15 gen 2011

Tappeti nella Basilica dell'Isola di Torcello (Venezia) a protezione dei mosaici bizantini?

Un mosaico della Basilica
Le tessere dei mosaici della Basilica dell'Isola di Torcello (Venezia) finiscono nelle tasche dei turisti che la visitano. A denunciare il fattaccio e' il parroco dell'isola don Ettore Fornezza che spiega in un appello reso noto alla Nuova Venezia "I turisti entrano nella Basilica con scarponcini o scarpe col tacco e camminano senza attenzione sopra i mosaici cosa che provoca il distacco delle tessere dagli storici mosaici, complice anche l'acqua salmastra che a volte, con l'alta marea, invade la pavimentazione dell'edificio. Le tessere saltano e c'e' chi se le intasca per avere un ricordino speciale. Basterebbe fare come nella Basilica di San Marco dove, per evitare situazioni di questo genere, sono stati messi moltissimi tappeti. Qui evidentemente la questione non interessa, e allora pezzi della nostra storia finiscono chissa' dove".

14 gen 2011

I veri tappeti storici e le riedizioni storiche

Transilvania della Classical Carpets
Quanti sono i tappeti che si possono definire "storici"? E quanti gli antichi? Secondo uno dei maggiori esperti in materia, A. U. Pope il numero potrebbe essere di circa tremila, mentre K.Erdmann sostiene che la cifra va di molto aumentata. Che siano sopravvissuti 3000 pezzi o qualche migliaio in più, i tappeti "storici" sono comunque tappeti "numerati", la cui famiglia appartiene alle produzioni "perse", interrotte cioè da diversi secoli e i cui impianti iconografici sono stati spesso dimenticati dagli annodatori e andati in disuso.
Questo genere di tappeti sono introvabili se non allo stato di antichi, quasi sempre in collezioni museali o molto più raramente private, in limitate occasioni se ne trovano dei brandelli presso qualche grande mercante o casa d'asta. Sono tappeti irrangiungibili che hanno il fascino della testimonianza storica e dell'unicità. Ma negli ultimi anni, alcune aziende si sono specializzate in Turchia ed in Azerbaijan nel recupero di questi capolavori. Si tratta di produzioni limitate ed estremamente curate nella realizzazione e nell'aderenza all loro storia, una di queste è la Classical Carpets, specializzata in modelli Ushak di corte ottomana che venivano realizzati tra il XIV° ed il XVII° secolo in Anatolia e in Transilvania, ma con l'indubbio vantaggio di poter essere vissuti e acquistati con maggiore scioltezza e praticità.

13 gen 2011

La sfera di cristallo

Prevedere il futuro è complesso, è roba da indovini, ma l'insieme delle coscienze può portare a delle previsioni consapevoli e il più verosimilmente vicine alla fattibilità, sulla base di un semplice fenomeno quale è il ragionamento collettivo, dove ognuno con il proprio essere e sapere può contribuire a delineare un quadro del "dove stiamo andando". Per questo, ho pensato di realizzare un piccolo sondaggio, al quale sono pregati di partecipare tutti, anche i più schivi, che si limitano da sempre a leggere gli articoli (e sono tantissimi).
Il gioco è semplice: fare il punto della situazione su quella che è stata l’evoluzione del tappeto nel 2010 e tentare di fare una proiezione del 2011. Dopodiché bisogna sputare il rospo: cosa succederà nel 2011? Cosa si prevede per l’anno venturo? Il Kazakhstan diverrà il paese emergente nella produzione dei tappeti orientali annodati? In Persia si riapriranno i laboratori di Veramin? Sarà il ritorno del tappeto classico? Oppure proseguirà la stanca e ripetitiva proposta di tappeti minimalisti?
Sognare è lecito, ma il riconoscimento sarà soltanto per chi avrà lasciato nei commenti la previsione più importante che troverà riscontro nei 12 mesi a venire.
Il vincitore lo sapremo soltanto il 30 dicembre 2011, quando verrà chiusa la gara e si potrà fare nuovamente il punto della situazione. Il 2010 è stato segnato dalle aggiudicazioni d'aste iperboliche, da un calo di attenzione verso l'annodato caucasico, dalla chiusura di importanti realtà commerciali in Italia come Sabet a Torino e Cito a Milano, da una crisi economica che di fatto ha tracciato un solco ancora più profondo tra chi può permettersi un annodato di qualità e chi no. Ma è stato anche l'anno di un tappeto riannodato sulla base di un opera del Memling che è stato poi donato espressamente al Papa, ed è stato l'anno in cui quasi tutti i mercanti di tappeti hanno scoperto i blog e Facebook.
Chiudete gli occhi e ponete le mani sulla sfera di cristallo. Poi lasciate un commento. Una previsione sola, netta, chiara, illuminante: cosa succederà nel 2011?

11 gen 2011

Domotex 2011

Dal 15 al 18 Gennaio prossimo, la città di Hannover tornerà capitale del tappeto grazie all'anuale esposizione DOMOTEX, la più importante mostra internazionale di tappeti e pavimentazioni esistente al mondo. Anche quest'anno Domotex 2011 con i suoi numerosi espositori da tutto il mondo, promette di essere stimata fonte di informazioni sul trend di mercato di domani. Quì sotto, un video della fiera dell'edizione 2008 tratto da youtube


9 gen 2011

Il Nuovo Mercante di Tappeti

Il 2011 per il tappeto orientale, sarà un anno promettente, solo se il mercato e i mercanti si impegneranno concretamente a nobilitarlo e a farlo conoscere sotto ogni aspetto. Diversamente ogni operazione commerciale camuffata per qualcos'altro otterrà espressamente il risultato contrario. Il 2010 ha segnato l'assalto di internet da parte dei tappetai, con un uso spregiudicato quasi bulimico dei social network tra i quali i blog, twitter e naturalmente Facebook. Nel mio approccio culturale che è imprescindibile da quello commerciale in quanto il commercio rappresenta in se stesso la motivazione originaria dal quale è poi scaturito tutto, ho fatto della precursione degli eventi e delle idee la formula del mio personale successo.
In futuro a causa della crisi economica (che non ci siamo ancora lasciati alle spalle) e alla modifica conseguente del mondo che ormai ragiona e agisce in modo differente (pensa cioè globalmente anche quando agisce localmente), gli unici ad operare realmente nel campo del tappeto saranno quelli che saranno saliti su questo treno; quello cioè dell'innovazione e del cambiamento. Nel frattempo, per adeguarsi a questa delicata fase di transizione, dove ogni mercante su internet fa a gara a chi fa più chiasso, ecco che Il Mercante di Tappeti abbandona con l'inizio di questo nuovo anno, la linea moderatamente amatoriale fin quì perseguita tramutandosi in un'appendice culturale del circuito "Tappetirari.com".
Si tratta di una semplificazione editoriale che permetterà al sottoscritto di produrre scritti e informazioni culturali senza al tempo stesso dover trascurare il proprio ruolo da imprenditore che deve giustamente e obbligatoriamente perseguire un utile ed uno sviluppo commerciale. Il tempo risparmiato in questa fase di OTTIMIZZAZIONE verrà dedicato alla realizzazione dei miei nuovi progetti per la PROMOZIONE DEL TAPPETO ORIENTALE, che non si baseranno più solamente su una diffusione di informazione via Internet - concetto ormai abusato e inflazionato - ma che si produrranno bensì in una serie di eventi concreti (attenzione non parlo di quegli spocchiosi buffet dove più che parlare di tappeti si mangia e/o si fa a gara a chi è più brillante ed aristocratico). Alcune idee in fase di realizzazione: Iniziative di microcorsi di TAPPETOLOGIA, siti solo per utenti registrati, altre inizitive del sapere sviluppate su supporti tecnologici come CD o DVD. Il Mercante di Tappeti sarà la cassa di risonanza di queste nuove idee e nel frattempo proseguirà la sua opera di dibattito e di opinionismo sul mondo dell'annodato, anche con - perchè no? - qualche sano commento al vetriolo!
Bentornati ne Il Mercante di Tappeti.

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